Navicella volante di Padre Francesco Lana de Terzi
1900 - 1934
inventario
IGB-6662
autori
Lana de Terzi, Francesco
(inventore/ progettista)
collocazione
deposito
descrizione
La navicella, a forma di guscio, è costituita da malta cementizia armata e stoppa, e dipinta internamente di grigio ed asternamente di rosso. Al centro della navicella è ancorato l'albero in legno su sui è legata da corda e tondini di ferro una tela gessata come vela. Quattro sfere di rame imbottito, collegate due a due, sono fissate al muro lateralmente e collegate alla navicella con delle corde.
Modello interpretativo basato sul disegno di Padre Lana de Terzi contenuto nell'opera "Prodromo" del 1670. Partecipò alla Mostra dell'Aeronautica della Triennale di Milano del 1934. Potrebbe trattarsi di una delle copie volute dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Ritenuto il precursore teorico dei principi dell'aerostatica, padre Lana fu il primo a comprendere che il Principio di Archimede poteva essere applicato anche al volo, cioè che è possibile sollevarsi in aria grazie alla differenza di peso specifico.
Sostenne che sarebbe stato possibile volare nell'atmosfera mediante grandi sfere di rame, nelle quali si fosse ricavato il vuoto, e muoversi attraversi vele e remi. Corredò i suoi studi sulla nave aerea con considerazioni sulla navigazione aerea, sull'uso della zavorra per governare l'aerostato e anche sulla fisiologia delle respirazione umana in quota. Nell'opera successiva, "Magistero della natura e dell'arte", spiegò i motivi per cui la nave, così come d lui progettata, non era realizzabile: le sfere avrebbero avuto un peso superiore alla spinta ascensionale che sarebbero state in grado di fornire. Nonostante ciò, una testimonianza scritta dell'abate Giacinto Amati, ci informa che nel 1829 Lana avrebbe comunque sperimentato un modellino della sua nave volante a Firenze, presso il Collegio dei Gesuiti di San Giovannino. Nella testimonianza non vi erano però indicazioni su come sia riuscito a far alzare da terra il modello.
Gli studi di padre Lana non furono di ispirazione solo per gli studiosi di aerostatica, ma ispirarono divese opere letterarie.
Modello interpretativo basato sul disegno di Padre Lana de Terzi contenuto nell'opera "Prodromo" del 1670. Partecipò alla Mostra dell'Aeronautica della Triennale di Milano del 1934. Potrebbe trattarsi di una delle copie volute dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Ritenuto il precursore teorico dei principi dell'aerostatica, padre Lana fu il primo a comprendere che il Principio di Archimede poteva essere applicato anche al volo, cioè che è possibile sollevarsi in aria grazie alla differenza di peso specifico.
Sostenne che sarebbe stato possibile volare nell'atmosfera mediante grandi sfere di rame, nelle quali si fosse ricavato il vuoto, e muoversi attraversi vele e remi. Corredò i suoi studi sulla nave aerea con considerazioni sulla navigazione aerea, sull'uso della zavorra per governare l'aerostato e anche sulla fisiologia delle respirazione umana in quota. Nell'opera successiva, "Magistero della natura e dell'arte", spiegò i motivi per cui la nave, così come d lui progettata, non era realizzabile: le sfere avrebbero avuto un peso superiore alla spinta ascensionale che sarebbero state in grado di fornire. Nonostante ciò, una testimonianza scritta dell'abate Giacinto Amati, ci informa che nel 1829 Lana avrebbe comunque sperimentato un modellino della sua nave volante a Firenze, presso il Collegio dei Gesuiti di San Giovannino. Nella testimonianza non vi erano però indicazioni su come sia riuscito a far alzare da terra il modello.
Gli studi di padre Lana non furono di ispirazione solo per gli studiosi di aerostatica, ma ispirarono divese opere letterarie.
definizione
modello interpretativo di navicella
misure
altezza: 206 cm massima; larghezza: 99 cm massima; lunghezza: 140 cm massima; altezza: 20 cm (chiglia); larghezza: 60 cm (chiglia); lunghezza: 140 cm (chiglia); altezza: 40 cm (coppia palloni); larghezza: 99 cm (coppia palloni); diametro: 39 cm (coppia palloni); altezza: 223 cm (albero e vela); larghezza: 77 cm (albero e vela); profondità: 21 cm (albero e vela)
materiali
malta cementizia armata; stoppa; tela gessata; legno; rame; corda; ferro
acquisizione
C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1965)
settore
Aeronautica
tipologia
modello
scheda ICCD
PST