tsuba


1700 post - 1930 ante

inventario
IGB-1501
identificazione
del soggetto
drago
autori
manifattura giapponese
collocazione
deposito
descrizione
Elsa di spada giapponese di forma quadrilobata (mokkogata), con i tre fori canonici, quello centrale (nakagoana) per il codolo, il foro di sinistra (kozuka hitsuana) per il coltellino, e quello di destra (kogai hitsuana) per lo spillone. I due fori laterali sono a forma di cuore. Sono raffigurati due draghi a bocca aperta. Gli occhi dei draghi sono intarsiati in argento.

In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
I fori laterali, hitsuana servivano a lasciare passare i manici dei piccoli oggetti decorativi e d'uso che sporgevano dal fodero.
Degli spessori di rame sono stati applicati ai vertici del nakagoana per fermare perfettamente l'elsa sulla lama.
Anche in Giappone, come in Cina, il drago è uno dei soggetti artistici più rappresentati. La figura del drago permea infatti le religioni, il folclore, l'arte e la cultura in generale dei paesi dell'Asia Orientale che hanno avuto la Cina come riferimento culturale. La sua simbologia, è perciò complessa e i significati ad essa legata sono molteplici, ma sempre positivi. In particolare il drago è portatore di ricchezza e fortuna ed è associato all'acqua in quanto abitante dei mari e dei cieli. Secondo la tradizione cinese, infatti, il drago, inseguendo la perla (il tuono) fra le nuvole causa le piogge, necessarie al buon raccolto.
Questo tipo di rappresentazione è associata alle guardie di spada tipo namban, prodotte dal XVII secolo, un periodo segnato dall'arrivo dei primi mercanti portoghesi nel 1542 e la conquista della Corea da parte di Hideyoshi nel 1592, che comportò una maggior vicinanza alla Cina.
definizione
elsa di spada
misure
altezza: 9,3 cm; lunghezza: 8,9 cm; spessore: 0,4 cm; peso: 0,1462 kg
materiali
metallo (intarsio/ incisione)
acquisizione
Mauro, Edi e Francesco (1954)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Alfieri, Bianca Maria, Armi e Armatura asiatiche, Milano, Bramante, 1974

Gunsaulus, Helen C, Japanese sword and its decoration, Chicago, Bramante, 1924

Heckmann, Gunther, Tsuba, Nurtingen, H.U.B. Verlag, 1995

Sasano Masayuki, Japanese Sword Guard Masterpieces from the Sasano Collection Part I, London, John Harding

Anderson, L J, Japanese Armour, London, Arms and Armour Press, 1968

Savage E., Stanley Smith, C., The Techniques of the Japanese Tsuba-Maker, Freer Gallery of Art, The Smithsonian Institute, 1979, pp. 291-328

H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
tipologia
elsa di spada
scheda ICCD
OA